Micro e macrocosmo lucano…o De l’Infinito, Universo e Mondi

Ci vien voglia di credere che il pensatore Nolano nella sua speculazione filosofica abbia di sicuro avuto per riferimento la terra lucana, anticipando con piena convinzione le potenzialità di un siffatto cosmo. Non passa giorno che un’ondata di pubblicazioni di vario genere, produzioni cinematografiche e letterarie all’insegna dello stereotipato “coast to coast”, si riversa a piene mani nella rete mediatica. Fin qui nulla di male se ci si riferisce al mondo virtuale che li caratterizza, e in un certo   qual modo in linea con il nostro legittimo voler navigare nel cosmo, o parafrasando Kary Mullis, premio Nobel per la Chimica nel 1993, “ballando nudi nel campo della mente”.

La realtà orografica della regione Basilicata è di estrema complessità e per quanto possa affascinare i turisti, deve garantirne i servizi essenziali, a partire dalla recettività. Borghi particolari con qualche centinaio di abitanti stanziali e altrettanti che essendo originari tornano nei luoghi natali a passarvi le ferie. Un turista che si avventura alla scoperta delle bellezze naturalistiche del territorio deve poter contare su un minimo di strutture recettive che non sempre sono all’altezza, si ripete un cliché urbano ormai consolidato, e ci si ritrova, nel caso di un esercizio di alimentari davanti a un cartello: chiuso per ferie o servizio solo su prenotazione. Non parliamo poi dei collegamenti internet fluttuanti a dismisura che ne fanno la ciliegina sulla torta dell’efficienza turistica.

Per non parlare di chi attribuisce il fascino del muoversi coast to coast alla fantasia di un guitto alla Benigni che crede di conoscere la terra lucana e ritenersi interprete della sua cultura. Peccato che a sentirlo parlare non si riesca capire a quale dialetto si riferisca, indice primario di una provenienza sconosciuta. Purtroppo gli autori del sito www.basilicatacoasttocoast.com hanno avuto la malaugurata idea di prenderlo come modello: “un percorso di natura, spiritualità e cultura che lascia il segno” (sic)! Dodici percorsi nella fascia più interna della Basilicata dalla costa ionica a quella tirrenica, suggerendone i tempi e le varie possibilità di compierli, un capolavoro di turismo virtuale e null’altro.

Una piccola dimenticanza, la rete di trasporti pubblici in quale stato si trova? Nessuna risposta! Esiste il mezzo privato che tra gli altri benefici incrementa il consumo di combustibile, non dimentichiamo di trovarci nella California lucana dove tutto è possibile (la benzina da noi costa più che altrove), dalle estrazioni petrolifere in Parchi incontaminati (si fa per dire) in cui natura e ambiente si armonizzano al top, tra pale eoliche e pannelli fotovoltaici nell’illusione ottica di un futuro, alla soglia di un mondo nuovo tutto da scoprire. Un pensiero moderno in definitiva che non conosce rivali e potrà realizzarsi solo in un territorio come la regione Basilicata: “ad maiora semper”!

Michele Vista
Michele Vista
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