Quel che stupisce di più è il perverso tentativo di considerarci sudditi di un regno virtuale ridefinendo la geografia della Terra Lucana. Liberi di muoversi nel suo territorio sfidando le stesse leggi della natura, cambiando il corso dei fiumi, le altezze dei suoi monti, in un festival delle castronerie topografiche, planimetriche e altimetriche che non ha rivali.
Una materia come la Geografia si può insegnare anche attraverso sofisticati strumenti informatici, vedi le famose e insostituibili “app”, il risultato, però, non sempre è scontato. Fiduciosi nelle enormi potenzialità che l’informatica ci mette a disposizione ci siamo avventurati, sprezzanti del pericolo, nel navigare all’insegna del “Free to move”, appunto una di queste diavolerie digitali e non si finisce mai d’imparare!
Tranquilli e sereni sotto la protezione di questo nume tutelare, attraversiamo in barba allo spazio-tempo l’impervia orografia della nostra regione, saltellando tra valloni e dirupi, murgie e calanchi, vette che lambiscono il cielo, guadando fiumi e torrenti, sempre virtuali, alla scoperta di un mondo nuovo.
Scopriamo che il fiume Basento, nasce dal Monte Arioso e per poter sfociare nel Mare Ionio, scavalca addirittura rilievi montuosi con altimetrie superiori alla quota delle sue sorgenti, meraviglie del creato o dell’intelligenza artificiale ci si domanda? Certamente di quest’ultima, e riferendoci all’attuale emergenza idrica, c’è poi la possibilità di mettere in funzione impianti di sollevamento. Che ci sia l’acqua o no questo non è un problema per le realtà digitabili su una piattaforma informatica, ci sono le “app” e allora?
Godiamoci queste meravigliose escursioni senza paura alcuna, ci protegge l’altro nume satellitare che ci mantiene svegli col suo beep suadente, però attenti poiché se si scarica la fonte energetica (alias batteria) si torna bruscamente alla realtà e sono c…vostri!