di asterisco
Per la gioia dei tanti esperti del settore, sempre pronti e solleciti a dare informazioni nelle loro interviste sulla miriade di virus e batteri che nell’era della globalizzazione ci accompagnano nel quotidiano, ci sembra opportuno consigliare loro d’ampliare le ricerche in vitro nell’interessante brodo di coltura, ricco di vettori basilari, costituito dalla nostra classe politica, e la semantica delle parole per dar loro un nome ci aiuta molto! C’è il virus della zanzara tigre, poi dengue, non poteva mancare quello trasmesso dal moscerino della pigrizia per arrivare a quello, impropriamente definito del vaiolo dello scimpanzé, fornendo ottimi spunti e analogie se si guardino i nostri campioni in tutt’altro ambito!
A onor del vero molti virus appartengono al ceppo padano, caratterizzati da differenti mutazioni, si è passati da quella priapica a quella secessionista poi diventata dell’autonomia differenziata. Ultima in ordine di tempo quella dell’italianità e tutte contraddistinte da una particolare diffusività, in massima parte tra la componente italiota.
Altro ceppo, non di meno importante per le sue varianti mutazionali, è rappresentato da quello grillino oscillante tra una diffusione attiva a una quiescente in cerca di qualche fantasiosa identità digitale più che nazionale.
Non potevano poi mancare le proteiformi mutazioni del virus patriottico che attecchisce tra nostalgici avanguardisti, improvvisati templari nella difesa delle tradizioni. Come ignorare poi il virus del biscione assai diffuso in ambiti giudiziari e imprenditoriali protetto da un alone liberaleggiante.
E infine non si possono sottacere altri ceppi che da un’origine botanica e floreale di tutto rispetto, nelle loro innumerevoli mutazioni genetiche ora vegetano in una sterile opposizione che sembra vivi alla giornata a fasi alterne fra campo largo e camposanto!
Noblesse oblige con tali premesse e prospettive virali d’incrementare in maniera proficua lo studio epidemiologico e immunologico in questi settori dove l’unica speranza di sopravvivenza è di aver fiducia incontrastata nei progressi della Biologia molecolare!