L’eponimia e la fisiognomica di un figlio d’Italo

di asterisco

Un tuffo estemporaneo nella mitologia classica e nella fisiognomica dell’uomo secondo Gio.Battista Della Porta Napolitano, forse potrà darci dei lumi per tentare di capire la strampalata teoria dell’italianità che è divenuta la colonna portante del pensiero di un racimolatore di preferenze nel consesso europeo.

Partiamo dal nome: l’eroe e buon re Italo, anche se con il disappunto dei popoli padani, forse era d’origine sicula, o anche lucana, o ligure, o addirittura nipote del re di Creta Minosse, e a lui si riallaccia il nome della nostra penisola, abitata da varie popolazioni provenienti in massima parte dall’Asia Minore. E qui casca l’asino, senza voler fare riferimento alcuno, almeno per rispetto della specie Equus asinus africanus!

La fisiognomica le cui origini sono nelle civiltà paleobabilonese e assira, comparsa poi nell’antica Grecia e quindi nel mondo arabo, da qui reintrodotta in Occidente, trova nel Medioevo latino una posizione tra i saperi “ufficiali” nelle Università nel XIII secolo sviluppandosi e intrecciandosi in maniera fiorente con gli altri saperi, come la medicina galenica. Nella filosofia dallaportiana e rinascimentale la fisiognomica è definita come “una scienza che impara da segni, che sono fissi nel corpo, & accidenti che trasmutano i segni, investigar i costumi naturali dell’animo”. Esempi di questi “accidenti” sono la paura, la vergogna, i timori ecc. che poi condizionano i diversi stati d’animo. Quasi un quadro armonioso in tale contesto, ma che darà origine, a partire dal XVIII secolo a due direzioni distinte e antitetiche: la fisiognomica (dei segni fissi, che sfocerà nell’antropometria e nelle tesi razziste) e la patognomica (degli “accidenti”, che sfocerà in studi psicologici e psicoanalitici).
Il nostro valoroso influencer ci appare, nel suo fumoso teorema dell’italianità, totalmente a digiuno di tali conoscenze, una “forma mentis ” alquanto vetusta, reazionaria e pericolosa. Se le parole hanno un significato abbia almeno il coraggio di assumersi la responsabilità morale di quanto afferma, alla luce di quanto potrà succedere, nella sua paradossale visione del mondo!

radionoff
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