Non è possibile definire in altro modo la stucchevole ed insipiente decisionalità del parlamento europeo in materia di ENERGIA, al soldo servile delle multinazionali alle quali interessa solo il profitto, in una vera e propria guerra pur sempre coloniale senza esclusione di colpi.
Il concetto scientifico del termine energia viene stravolto, aggettivandolo soltanto con parole accattivanti (pulita, rinnovabile, sostenibile ecc.) ricercati specchi per le allodole, maschere fittizie per nascondere il consumismo selvaggio sia esso economico che sociale predominante.
Le risorse energetiche necessarie per la nostra futura sopravvivenza sul pianeta terra dimostrano in maniera chiara che la parola energia non è qualcosa di astratto ma diventa reale nell’uso che se ne fa con i relativi costi a cui si va incontro. Le disquisizioni sull’impatto ambientale delle svariate fonti energetiche per ciò che riguarda la mobilità e la nostra alimentazione non hanno alcun senso se non si cambia la forma mentale limitata alla quale ci siamo abituati, quasi più personale che sociale. E’ un susseguirsi di quesiti sulle emissioni zero dei carburanti, impossibile come il perpetuum mobile, siano essi e-fuel o bioderivati ignorando i principi della termodinamica a cui non è possibile sottrarsi, ritenuti sembra meno importanti di quelli economici!
Non parliamo poi delle fonti alternative (pannelli termici e fotovoltaici, eolico ) per produrre elettricità, anch’esse di grande utilità se commisurate con la debita proporzione al loro impiego. Analoghe considerazioni è possibile fare per l’alimentazione, dovendo anche qui rispettare gli stessi princìpi biologici del metabolismo e della fisiologia a cui il nostro corpo è soggetto per poter vivere (ciclo di Krebs).
Parlare di equilibri energetici da rispettare sarebbe più corretto e leale, invece delle ridondanti ed ipocrite legiferazioni dell’Unione Europea rivolte a un futuro pieno d’incognite, ben conoscendo la totale incapacità matematica dell’Unione a risolverle!