Ah, Priapo! Non aveva genitori divini come gli altri dèi eppure esistono diverse leggende e versioni sulla sua origine. Secondo una delle versioni più comuni, Priapo era figlio di Afrodite, la dea dell’amore e della bellezza, e Dioniso, il dio del vino, ma questo varia a seconda dei miti e delle tradizioni locali. Quanto ai fratelli e alle sorelle di Priapo non ci sono informazioni specifiche sulla sua famiglia. In alcune versioni delle leggende viene descritto come un dio solitario o unico nel suo genere, senza parenti divini noti. Priapo è conosciuto come il dio della fertilità e della virilità, una delle divinità più interessanti e affascinanti della mitologia greca. Ma, come spesso accade nelle storie mitologiche, anche questo povero Priapo ha dovuto sopportare la maledizione associata alla sua figura. Fa d’uopo scrivere che Priapo era un dio non proprio standard: con le sue caratteristiche fisiche un po’ particolari, rappresentato con un enorme fallo eretto si guadagnava sicuramente l’attenzione e la curiosità di tutti. Ma come se non bastasse, la sua maledizione rendeva la sua vita ancora più difficile. Immaginatevi: il dio della fertilità costretto a portare una maledizione! E quale maledizione, potete chiedere? Beh, Priapo era condannato a non essere in grado di avere rapporti sessuali, nonostante il suo immenso attributo. Cosa ancora più frustrante per un dio i cui principali poteri e responsabilità erano legati proprio alla sessualità e alla fecondità. Così, anche se Priapo veniva fatto oggetto di adorazione e venerazione, lui doveva affrontare la sua maledizione nella più profonda tristezza e frustrazione. Come avrebbe potuto mantenere il suo status di dio della fertilità se non poteva usarla? Era una situazione paradossale e ironica, degna di una commedia greca! Povero Priapo, immaginatevi quanto fosse imbarazzante per lui partecipare alle celebrazioni religiose e essere ossequiato dai suoi seguaci, sapendo di non poter realmente rispondere alle loro preghiere e richieste di fertilità. La sua figura, resa in opere d’arte e sculture, era oggetto di derisione e beffa tra gli dèi stessi. Si potrebbe dire che la maledizione di Priapo rappresentava una sorta di crudeltà delle divinità o forse solo un gioco di ironia divina. Un dio con un fallo enorme, ma senza la capacità di usarlo. Un destino davvero malvagio. Ma, fortunatamente, la mitologia greca è piena di sentimenti contrastanti e ironie cruente. Anche se Priapo era costretto a vivere con la maledizione, il suo culto continuava a esistere, con i suoi fedeli che speravano ancora nella sua protezione e nel potere della sua non comune virilità. Perciò, onore e venerazione a Priapo, anche se la sua maledizione potrebbe farci ridere, dobbiamo ricordare che la mitologia greca è piena di lezioni ironiche e morali. Così, mentre ridiamo di Priapo e della sua maledizione, ricordiamo sempre di non giudicare troppo velocemente, perché anche gli dèi, e non solo, hanno i loro ostacoli da affrontare.
Nella foto: l’affresco del dio Priapo nella Casa dei Vettii; quello della domus della via del Vesuvio è il secondo ritrovato in oltre un secolo.