Continuano da più di cinque giorni le ricerche senza esito di un ottantenne scomparso nelle campagne di Moliterno, e tutto ci lascia addolorati per l’epilogo che nessuno vorrebbe pensare accadesse!
Lo sconcerto maggiore ci deriva dalla potente macchina dei soccorsi messa in opera, nonostante la tecnologia avanzata di cui dovrebbe disporre e l’armamentario dei soccorritori, offerto dalle riprese televisive, che paiono affetti più da una tendenza scoutistica superficiale che una competente conoscenza del territorio con precisi dati speditivi, che assicurerebbero una ricognizione accurata delle possibili zone in cui cercare l’anziano scomparso.
Un basilare corso di orientamento è la base fondamentale, per non correre il rischio di cercare un ago in un pagliaio, come purtroppo è accaduto in altre occasioni recenti. Siamo davvero sicuri che tutti questi esperti personaggi che ci appaiono come soccorritori siano all’altezza del compito? La tecnologia ci mette oggi a disposizione potenti strumenti di ricerca, dal rilevatore satellitare o Gps al drone, ma quanti sono in grado di usare una bussola topografica? Speriamo solo che i fatti ci contraddicano a favore di un risultato positivo della ricerca!