di asterisco
Gli ammassi molecolari e le cellule che danno corporeità ai nostri politici sarebbe opportuno venissero studiati a fondo se non addirittura presi a modello per capirne le differenze. La natura è contraddistinta da una sua complessità strutturale, in particolare quando si parli della diversità di genere.
In questi ultimi tempi siamo stati inondati da fiumi di parole in ambiti diversi, da quello sociale a quello sportivo, dove si è manifestata una problematica legata al testosterone. La politica eufemisticamente parlando potrebbe fornirci utili spiegazioni.
Tale ormone steroideo sembra divenuto il condimento ideale nel dibattito parlamentare, in cui tutti credono di dire le stesse cose pur se in maniera differente. La composizione di questa sostanza è fatta di atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno legati tra loro e che formano una struttura definita e funzionale ben precisa. Se però un atomo diverso come il Cloro s’intromette si determina un cambiamento radicale, manco a dirlo, pur mantenendo una struttura simile, e succede un po’ quel che vediamo: illazioni, sospetti cospirativi, vittimismi sfrenati da una parte, dall’altra rivendicazioni prioritarie sulle origini, in pratica un totale snaturarsi dei ruoli.
Sembra che ingombri sterici tra strutture destrorse e sinistrorse si confrontino a suon di rivendicazioni e rimpalli, aiutati da un’informazione mirata, finalizzata a sottacere ben altre problematiche.
Poiché una quantità di tale ormone steroideo, ferma restando la parità di genere, è presente in vario modo in un individuo, potrebbe essere vantaggioso farne un dosaggio nella classe politica nostrana per capire in chi invece si è intrufolato quell’impertinente atomo di Cloro, che in origine era chiamato spirito di sale, ma forse il suo scopritore non avendo conosciuto i nostri gli avrebbe di certo appioppato un nome diverso, che lasciamo alla fantasia di chi legge!