Sfortunatamente, in televisione o su internet, siamo quotidianamente travolti da notizie di casi di cronaca nera violenti e inquietanti che attanagliano, da Nord a Sud, il nostro Paese: omicidi, femminicidi, sparizioni, intrighi nazionali ed internazionali, violenza sui minori ecc. Svariati programmi televisivi, approfondimenti, fiction, film e podcast provano a raccontare agli italiani i casi di cronaca nera ma sono pochi quelli che riescono a descriverli in maniera fedele. Molti di essi, invece, inseguono solo l’audience senza rispettare il dolore dei familiari delle vittime o, in alcuni casi, addirittura intralciando le indagini degli inquirenti attraverso la divulgazione di informazioni riservate o infondate. Il risultato è quello di rendere la cronaca nera uno “spettacolo” da vendere al pubblico travalicando il rispetto, la dignità ed il buon senso e, cosa ancora più importante, la ricerca della verità. In Italia ci sono numerose storie di cronaca nera che da decenni sono sotto l’attenzione del grande pubblico per via della loro complessità e per il relativo alone di mistero che le contraddistingue; tra le più seguite troviamo: il delitto di Perugia, il delitto di Garlasco, il delitto di Avetrana, il mostro di Firenze, il massacro del Circeo, le bestie di Satana, il delitto di Cogne, la strage di Erba, il caso Claps a Potenza, il delitto dell’Olgiata, il giallo di Parma, il delitto di via Poma e il caso Orlandi a Roma.
La Rai ha deciso, attraverso la miniserie televisiva “Per Elisa – Il caso Claps”, di riprendere la vicenda della sedicenne potentina seguendo la strada del rispetto e della sensibilità e rappresentando la storia con sfumature ed emozioni che non deviano mai verso la forzatura o l’invadenza che, spesso, è presente in televisione. La fiction, diretta da Marco Pontecorvo, è trasmessa in prima serata su Rai 1 dal 24 ottobre al 7 novembre 2023. La prima puntata del 24 ottobre ha ottenuto un grande successo con il 16,9% di share (più di 3 milioni di spettatori). È basata sul libro del 2012 “Blood on the Altar” (Sangue sull’Altare) dello scrittore e giornalista britannico Tobias Jones e realizzata con la consulenza della famiglia Claps. Con una delicatezza particolare per una serie tv ed un cast straordinario che ha recitato con passione e trasporto per trasmettere la sofferenza dei familiari di Elisa ed il loro costante impegno nella ricerca della verità e della giustizia, si è dimostrato che esiste un modo per trattare e raccontare dignitosamente la cronaca nera in Italia.
Gli attori principali del cast sono: Ludovica Ciaschetti (Elisa Claps), Gianmarco Saurino (Gildo Claps), Giacomo Giorgio (Luciano Claps), Anna Ferruzzo (Filomena Claps), Vincenzo Ferrera (Antonio Claps), Giulio Della Monica (Danilo Restivo), Francesco Acquaroli (Maurizio Restivo), Marta Giovannozzi (Anna Restivo), Bianca Nappi (Felicia Genovese), Carlo De Ruggieri (Don Marcello), Rosa Diletta Rossi (Irene Nardiello), Antonio Petrocelli (Don Mimì), Fulvio Pepe (Donato Pace), Beniamino Marcone (Vito Eufemia), Ilenia Ginefra (Eliana De Cillis) e Vincent Riotta (Phil James).
La miniserie è prodotta da Fastfilm Srl e Cosmopolitan Pictures Limited in collaborazione con Rai Fiction e ITV Studios.
Le riprese della miniserie sono state effettuate, dal 17 gennaio al 13 aprile 2023, prevalentemente a Potenza – città natale di Elisa Claps e luogo dove è avvenuto il suo omicidio -, a Rionero in Vulture (Pz), a Roma, a Nepi (Vt) ed in Belgio.
La fiction racconta bene la storia di Elisa mostrando l’adolescente solare e genuina che era, legatissima ai genitori ed agli adorati fratelli. Mette, inoltre, in risalto la tenacia ed il coraggio della famiglia che non si è data per vinta in tutti questi anni e si è battuta per la verità andando contro i depistaggi, la negligenza, l’omertà, i poteri forti, le messinscene e le umiliazioni.
Una fiction toccante che, oltre ad omaggiare la memoria di Elisa, intende smuovere le coscienze di coloro i quali, con le loro azioni e il silenzio, hanno insabbiato per troppo tempo la verità e, ancor oggi, celano parte di essa. “Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi.” (Aldo Moro).