Farla fuori dal vaso? No, solo incontinenza pressoria verbale!

di asterisco

Nonostante il piacevole sollazzo del ventaglio, con trumperature… pardon… temperature bollenti, c’è sempre qualche illustre personalità del nostro mondo politico che non si smentisce mai. Una granitica e baffuta presenza, a valido baluardo della democrazia che crede di rappresentare, è quanto meno rassicurante o per dirla con Totò: siamo a cavallo, ma sarebbe più corretto specificare il quadrupede se alato come Pegaso o Ronzinante alla Don Chisciotte!  

Gettare il sasso e nascondere la mano, classica tecnica cerchiobottista facente parte della tradizione politica in cui è nato e pasciuto che rende superflue le solite ipocrite litanie di condanna. Così com’è impossibile la quadratura del cerchio, lo stesso vale per una testa quadrata i cui spigoli non si possono arrotondare, ciò che contiene rimane invariato per una legge di coerenza biologica.

Se il problema è politico va risolto in ambito costituzionale e parlamentare, senza se e senza ma. È necessario prevalga il senso dello stato di diritto, non servono le patetiche e mediatiche partite del cuore, esistono delle leggi e queste vanno applicate e fatte rispettare. Sembra invece che da qualche decennio questo non avvenga, ma si continui a fare due pesi e due misure. Esiste un ministero che dovrebbe tutelare la sicurezza dei cittadini, al di là del colore politico, invece si fa forte coi deboli e condiscendente con i forti!

A rigor di logica qualcosa non torna, perché ci troviamo di fronte alla pura incompetenza, e allora chi di dovere si assuma la responsabilità e mostri di avere senso dello stato prendendo le opportune decisioni. La storia dell’ordine pubblico nella nostra repubblica avrebbe dovuto insegnarci molte cose in proposito o si vuol tornare “al boia chi molla” d’infelice memoria, ma almeno in quel caso si è visto uno spiccato senso dello stato di diritto. E allora?

radionoff
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