“Finalmente apprendiamo che l’allarme è rientrato con i valori dell’aria che sono nella norma dopo l’incendio della fabbrica a San Nicola. Chiediamo più attenzione all’area industriale. L’Ugl Basilicata ha seguito l’evolversi del grave incidente scoppiato intorno alle 17,35 di domenica 20 agosto nei capannoni delle aziende Mossucca International logistica e trasporti e Globalrent che tratta carrelli elevatori, macchine per la pulizia, piattaforme aeree, batterie per la trazione, attrezzature e ricambi dell’area industriale di San Nicola di Melfi (Potenza) di fronte lo stabilimento Stellantis. Il materiale plastico e mezzi contenuti all’interno di essi è completamente stato avvolto dalle fiamme”. E’ quanto affermano in un comunicato congiunto, Antonio Spera Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Florence Costanzo e Giuseppe Palumbo, Segretari Ugl in Basilicata.
Per i sindacalisti, “la nostra preoccupazione principale era per l’incolumità dei migliaia di lavoratori della zona industriale e per le popolazioni viciniori per quanto i fumi provenienti da materiali e sostanze che bruciavano potevano risultare tossiche o dannose. Bene hanno fatto i sindaci dei Comuni di Lavello, Venosa e Melfi, che dopo aver interloquito con la prefettura di Potenza, hanno diramato, precauzionalmente, un avviso di allerta alla popolazione per via dei fumi che potevano risultare cancerogeni. La Ugl Metalmeccanici – in particolare il Segretario Nazionale Antonio Spera – è stato personalmente sempre in contatto con Donato Ramunno, Direttore Generale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpab) della Basilicata il quale ha fornito alla nostra O.S. dati certi e tranquillizzanti per il territorio e per i lavoratori, che integralmente riportiamo:
?Con riferimento all’incendio accaduto in data 20.08.2023 nella zona industriale di San Nicola di Melfi, presso la ditta Mossucca Logistica e Trasporti e Globalrent, le rilevazioni eseguite dalle stazioni di monitoraggio FISSE della qualità dell’aria, denominate rispettivamente “San Nicola di Melfi”, “Lavello”, e “Melfi” non hanno riscontrato il superamento delle concentrazioni di sostanze inquinanti (Allegato A – D.lgs 155/2010 e ss.mm.ii.), misurati dalle ore 00 del giorno 20 agosto alle ore 08 del giorno 21 agosto 2023 dalle stazioni sopra riportate e la loro valutazione.
I parametri monitorati normati sono i seguenti:
- Monossido di carbonio – CO;
- Biossido di azoto – NO2;
- Biossido di zolfo – SO2;
- Ozono – O3;
- Benzene – C6H6 (Lavello);
- PM10;
- PM2.5 (San Nicola di Melfi).
Per il Monossido di Carbonio dall’analisi dei dati di concentrazione media oraria, si è registrato un lieve picco dalle ore 21 nella stazione di San Nicola di Melfi, ciò nonostante non sono stati registrati superamenti del valore limite.
Mentre per il Biossido di Azoto i valori registrati non mostrano alcun superamento nel periodo di osservazione, ma solo un leggero innalzamento della concentrazione media oraria nella stazione di Lavello, come evidente dal grafico sottostante.
La relazione completa con i dati del monitoraggio fin qui effettuato, è stata trasmessa al Sig. Prefetto, all’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, ai Sindaci dell’area e al comando dei VVFF. Inoltre – ha specificato Ramunno a Spera – il monitoraggio dell’aria effettuato attraverso le centraline fisse dell’ARPA Basilicata situate a San Nicola, Melfi e Lavello, non hanno rilevato superamenti dei limiti di sostane inquinanti, tossiche o pericolose: per ulteriore sicurezza, è stata anche appostata una centralina mobile per monitorare la qualità dell’aria dell’intera zona di San Nicola e nell’area industriale, a Melfi e Lavello verranno allocati dei deposimetri per la determinazione quantitativa di eventuali polveri sprigionatesi nell’atmosfera a causa dell’incendio”.
Come Ugl Metalmeccanici – prosegue Spera – non possiamo che ringraziare il gran operato fatto dal direttore Ramunno, in trasparenza e correttezza garantisce il suo Ente che, ‘non persiste alcun allerta per i comuni interessati dai rilevamenti Arpa confermando che non sono stati superati i limiti di sostanze inquinanti, tossiche o pericolose’.
Ora bisogna concentrarsi tutti a evitare sterili polemiche – continuano i segretari Ugl – certamente reiterando la richiesta a tutte le Istituzioni lucane del massimo impegno per garantire sicurezza, protezione ambientale e trasparenza a tutti i cittadini, anche per creare un nuovo rapporto di fiducia tra i lucani e le istituzioni, cosa che come Ugl non abbiamo mai messo in discussione. Necessità però guardare al fabbisogno dello stabilimento Stellantis, dovrà ripartire senza ripercussioni: con tale incidente si potrebbe vedere il coinvolgimento di altre aziende dell’indotto con un epilogo negativo sui lavoratori. Stellantis dovrà ricominciare la produzione lunedì 28 agosto p.v., l’invito a tutti è a tenere bassi i toni e non usare qualsiasi evento che sfoci in una eterna campagna elettorale senza preoccuparsi del fatto che, alimentando confusioni inutili potrebbero nascere problemi di tenuta occupazionale per tutti i lavoratori dell’area industriale. Dobbiamo evitare che Stellantis, le aziende dell’indotto e quelle della logistica che a oggi hanno gli impianti produttivi fermi, con molti lavoratori in ferie e tanti altri in trasferta, non rientrino al lavoro. Questa è ciò che vogliamo e che chiediamo alla Regione Basilicata: alla direzione Stellantis – concludono gli esponenti Spera, Costanzo e Palumbo – l’Ugl Metalmeccanici non farà venir meno alcun sostegno affinché il cronoprogramma dell’avvio produttivo, compreso quello delle vetture elettriche prosegua senza che i lavoratori vivino, per colpa della mala informazione, in una condizione di preoccupazione e di incertezza”.