“Da un lato ci sono gli azionisti che chiedono risarcimenti da MPS per danni subiti durante la gestione dell’ex presidente Alessandro Profumo e l’ex amministratore delegato Fabrizio Viola, quest’ultimi giudicati colpevoli in primo grado con l’accusa di aggiotaggio e false comunicazioni sociali. Dall’altro c’è il governo Draghi che, attraverso il Ministero Economia e Finanze italiano che è azionista di maggioranza di MPS, sta facendo ostruzionismo contro le legittime richieste degli azionisti”. È quanto scrive l’europarlamentare Piernicola Pedicini che aggiunge: “È quanto riportiamo in un’interrogazione alla Commissione europea in seguito alle denunce di Bluebell Partners Limited, azionista di MPS, che dal 2013 informa costantemente la Commissione in merito alle scelte di MPS.La politica ha concesso per anni ai vertici di MPS di gestire la banca in maniera affaristica, intervenendo al momento opportuno con l’intervento pubblico – quindi con i soldi di noi cittadini – per far quadrare i conti. Ricordiamo che l’attuale commissario all’Economia Paolo Gentiloni, nel 2017 decise di intervenire stanziando risorse pubbliche per salvare la banca dal fallimento ottenendo il ‘nulla osta’ della Commissione. Oggi alla Commissione europea, chiediamo alcune cose semplici: la condotta del ministero dell’Economia e Finanze e dunque del governo Draghi è conforme ai trattati? Quali misure ha preso la Commissione europea per verificare quanto denunciato da alcuni azionisti? Chi è attualmente competente a investigare sugli aiuti di stato attivati dall’Italia durante il mandato da premier dell’attuale commissario all’economia Gentiloni?”.
