Potenza Calcio: i numeri dell’“asticella”!

Dopo la sconfitta di domenica a Crotone – 2-1 per i pitagorici – il Potenza è chiamato, per l’ennesima volta in questa stagione, ad invertire la rotta. Dopo 15 partite lo score per i potentini è il seguente: 5 vittorie, 3 pareggi, 7 sconfitte, 18 gol realizzati e 23 subiti, 18 punti all’attivo e quattordicesimo posto in classifica; rossoblù equidistanti dai play-off e dai play-out. Questi dati, però, vanno analizzati nel dettaglio: infatti, ben 17 dei 18 punti totali sono stati conquistati tra le mura amiche del “Viviani”, frutto di 5 vittorie e 2 pareggi contro avversari della medio-bassa classifica: (2-1 col Brindisi, 2-1 col Monopoli, 1-0 col Monterosi, 3-0 col Sorrento, 1-0 col Catania, 1-1 con la Casertana e 2-2 contro il Cerignola). Unica sconfitta interna contro la Turris (2-3) Lontani dal “Viviani”, invece, i rossoblù sono ultimi in classifica con un solo punto conquistato a Giugliano dopo uno scialbo 0-0. Le restanti 6 trasferte corrispondono ad altrettante sconfitte, tutte con squadre che occupano le prime posizioni della graduatoria: (1-4 ad Avellino, 0-1 a Benevento, 1-2 a Latina, 0-3 a Castellammare di Stabia, 1-3 a Picerno e l’1-2 di Crotone). Di certo, finora, un andamento fortemente altalenante tra casa e trasferta che sta condizionando il cammino della squadra di Macchia che, ad inizio stagione, ha posto come obiettivo quello di alzare l’asticella rispetto allo scorso campionato – nono posto e play-off conquistati – ma, soprattutto, di aver dichiarato che la “rosa” del Potenza è da quinto-sesto posto. Al momento, però, questa famosa “asticella” non sembra essersi alzata più di tanto. A livello di punti sì, ma di poco: il Potenza, nella stagione 2022-2023, dopo 15 giornate aveva 16 punti, quest’anno 18 (+2); ma è l’atteggiamento della squadra e della società che lascia perplessi i tifosi, in quanto, entrambe, sembrano attraversare un periodo di confusione. Tutto ciò pare abbia origine in estate, quando da un lato non si è voluto continuare con Raffaele alla guida tecnica (ricordiamo i 3 piazzamenti play-off del tecnico siciliano alla guida del leone rampante) e, dall’altro lato, la scelta di Colombo, mister sicuramente valido per la categoria ma poco incline, per carattere ed esperienza, al girone meridionale della serie C dove, più che la tecnica, è necessario infondere alla squadra la grinta e la consapevolezza per giocare in stadi “caldi”. L’esonero di Colombo, dopo appena 8 giornate di campionato in cui il Potenza non ha mai convinto sul piano del gioco, è l’emblema della scelta fatta in estate. L’arrivo di mister Lerda – terzo allenatore a libro paga della gestione Macchia-, altro tecnico esperto, sta soltanto in parte producendo i suoi frutti almeno sul piano del gioco poiché, finora, un vero cambio di marcia non si è visto, specialmente nei punti conquistati. Con Colombo il Potenza ha totalizzato 10 punti in 8 gare: una media di 1,25 punti a partita. Con l’arrivo di Lerda, invece, i rossoblù hanno racimolato 8 punti in 7 gare: una media di 1,14 punti a partita. Aldilà dei moduli, degli schemi, degli investimenti e degli allenatori si sa che in campo scendono i calciatori e, arrivando, appunto, al capitolo giocatori, si notano anche qui scelte sbagliate nel mercato estivo da parte della società. Sembra che, solo una parte del gruppo di giocatori riconfermati dalla passata stagione, per l’impegno, l’attaccamento alla maglia ed il rendimento stia garantendo delle prestazioni almeno sufficienti: il capitano Caturano (7 gol), Di Grazia (3 gol), Volpe (3 gol), Sbraga, Gasparini, Alastra e Laaribi (anche con qualche infortunio di troppo che ne limitano l’utilizzo). In calo rispetto all’anno scorso, invece, i vari Steffè (1 gol), Hadziosmanovic (1 gol), Gyamfi, Verrengia e Armini. Molti dubbi provengono dagli acquisti estivi finora utilizzati: Monaco (1 gol), Histrov, Prezioso, Asencio, Rossetti (1 gol) e Gagliano (1 gol) al momento hanno reso al di sotto delle aspettative. Tra i nuovi rossoblù sicuramente si sono integrati meglio: Schiattarella, Candellori, Pace e Saporiti. Discorso a parte meritano alcune “meteore” che sia per infortuni e sia per motivi tecnico – tattici sono usciti fuori dai radar dei due tecnici che finora si sono seduti sulla panchina del leone rampante: Mata, Pisapia e Maddaloni su tutti. Mancano appena 4 partite al termine del girone di andata e la conseguente apertura del mercato invernale di riparazione che permetterà alla società rossoblù di rivoltare la squadra come un calzino, cedendo i giocatori poco funzionali al progetto ed acquistando dei calciatori di categoria e pronti a sudare la maglia. Il Potenza, quasi al giro di boa del torneo, deve ancora capire quale tipo di campionato vuole disputare: scalare la classifica e lottare per un posto nei play-off oppure un’anonima posizione a centro classifica senza rischiare i play-out?

Per invertire la strada intrapresa è necessaria una unione di intenti da parte della società, dell’allenatore e dei calciatori che devono ripagare la fiducia ed il supporto costante dell’encomiabile tifoseria potentina. Ci si aspetta una reazione dei leoni già dalla prossima partita che vedrà il Potenza, tra le mura amiche del “Viviani” lunedì 4 dicembre alle 20:45, affrontare il Taranto dell’ex Eziolino Capuano.

Nicola Cirigliano
Nicola Cirigliano
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