Sansepolcrismo: un batterio quiescente fra i politici nostrani?

di asterisco

Nulla nasce per caso, almeno per quel che riguarda la realtà oggettiva della Natura, l’individuo animale sociale e razionale tenta una possibile conoscenza attraverso la formulazione d’un idea, che il mito platonico della caverna esplicita nel modo migliore. Il tentativo di metterla in pratica si traduce in ideologia, che il più delle volte si trasforma in  un dogma, una degradazione dell’idea in sé, cui obbedire.

Il panorama delle attuali dialettiche che affannano i nostri politici ne fornisce l’immagine più eloquente. Identità politiche multiformi e confuse si fanno paladine di verità ideologiche inconsistenti, canonici paraocchi, o più correttamente maschere ambigue di atavici e subliminali princìpi etici identitari, ben radicati nella società italiana, di fronte ai repentini ed epocali mutamenti che in essa avvengono in maniera irreversibile per logica naturale. Si vedono solo ombre, paure da cui proteggersi,  un’assuefazione alla guerra, ampiamente fagocitata dal potere economico, che trova gli spazi per sfociare in un’ipocrisia dilagante, avvalorata da una maggioranza che pur di stare al governo sembra compattarsi, e dall’altra parte un’opposizione che a sua volta sembra essersi assuefatta nel ruolo evanescente che la caratterizza.

Scomodare la Biologia, ci è sembrato un appropriato riferimento, per i tanti batteri che possono infettarci, in particolare quelli quiescenti che nella nostra storia hanno poi sempre trovato un adeguato e multiforme  modo di manifestarsi a seconda del reale contesto storico. Le famose avanguardie culturali e estremiste stanno a dimostrarlo ad un’attenta disamina, indipendentemente dal colore ideologico che le  hanno contraddistinte nel secolo scorso!

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