Poliacqua: idio… o idro…sincrasia letteraria?

di asterisco

Leggiamo sulla rete di tutto e in una regione che unica nel suo genere ha un patrimonio idrico da fare invidia al mondo intero non poteva mancare un’esaltazione della polivalenza dell’elemento acqua da parte di incalliti amanuensi la cui fluidità letteraria ben s’identifica con la forza motrice di questo elemento primario che ”…par muova il cielo e l’altre stelle…”!

Si sa che in aurei tempi passati l’acqua del capoluogo lucano rivaleggiasse con quella di Vienna per la sua naturale e ben proporzionata composizione oligominerale e chiunque poteva dissetarsi a sazietà dai tanti fontanili, forse barocchi di cui si son perse le tracce, oppure alle numerose polle sorgive disseminate nei boschi circostanti: leggere, dure, sulfuree, ricche di minerali e in epoca recente di meravigliose, quasi poetiche emulsioni oleose e odorose!

L’acqua è l’energia del futuro si vocifera da qualche parte, nel contempo ci ricorda l’abbaglio della cosiddetta poliacqua o polywater negli anni Settanta, di una parte della comunità scientifica internazionale ma si trattava solo di acqua sporca!    

Diamo allora un meritato spazio negli enti preposti, a livello dirigenziale e non solo teatrale, a questi lungimiranti drammaturghi forse depositari di una soluzione… soluta!        

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