di asterisco
Definire concubine del diavolo le donne dei briganti sembra non solo azzardato ma da far rivoltare nella tomba l’agguerrito difensore liberale e conterraneo Emilio Maffei che a suo tempo aveva già definito porci puliti coloro che si presentavano come liberatori e civilizzatori di un popolo da sempre affamato e vilipeso, gli stessi che avevano fatto scempio del corpo delle donne fiancheggiatrici dei briganti, fornendone una sconvolgente documentazione.
Con salti da trapezista si passa dalle Sacre Scritture al mondo mitologico dell’antichità classica, sproloquiando a man bassa per poi denigrare l’immagine della donna con un fin troppo manifesto maschilismo appunto pulito che non ammette deroghe lessicali e spazia tra attributi volgari e offensivi ignorando le famose manie più che odorose, feromoniche diremmo oggi, da cui era affetto il celebre sovrano cacciatore nelle valli sabaude e che sembra abbia contagiato il nostro talentuoso scrivano e i suoi assatanati lettori!
A voler essere più espliciti e meno diffamatori meglio l’onesto porco di Finziana memoria che perlomeno ha garantito la sopravvivenza di tanti nella storia dell’umanità intera!