Nella gara delle epidemie oggi si affaccia il vaiolo delle scimmie

Come per una lunga maratona all’inizio del 2019 ha avuto inizio la gara delle epidemie. Ad accompagnare la carovana epidemica c’erano i più noti e dotti giornalisti, virologi, infettivologi, tuttologi e tante altre figure di esperti della materia. In vantaggio passò subito il Covid-19 che assunse un grande distacco su tutte le altre “infezioni”. La carovana si arricchì allora di altre importanti figure come: commissari, intermediari, affaristi e altre figure governative. Anche i ministri, all’estro politico aggiunsero le più strane fantasie risolutive per combattere il letale morbo, esempio ne ha dato la ministra della Pubblica Istruzione che come soluzione fece dotare banchi scolastici di plastica (pare non fosse ambientalista) di rotelle. La gara ha continuato e il Covid-19 ha preso un grande vantaggio, tanto da detenere il primo posto per circa due anni. Purtroppo è stato raggiunto e sorpassato dal “morbo bellico” che in breve si è diffuso dalla Russia, all’Ucraina, all’Europa e al Mondo. Il “morbo bellico”, meglio conosciuto come Guerra, ha moltiplicato vittime all’ennesima potenza. E ci è stato dato conto dalla carovana dei dotti da: generali, giornalisti di guerra ma soprattutto da quelli da studio, strateghi e un ex primo ministro che è stato anche un ex segretario di partito, oltre che noto pacifista che in qualità di venditore di armi percepisce un compenso di tantissimi milioni di euro per le transazioni, tra governi e industriali. Ma torniamo alla competizione. La “guerra” ancora tiene polarizzata su essa l’interesse dell’informazione, dei politici e degli affaristi. Ovviamente non mancano gli esperti pro e quelli contro. Però in questi ultimi giorni si è riaffacciato, per la gioia di qualcuno e la disperazione per tutto il resto, il problema del “Vaiolo delle scimmie”. Questa forma di vaiolo si è già rivelato nella sua disfunzione in un articolo pubblicato il 16 febbraio 2019. In esso si denunciava il secondo caso accertato in Inghilterra di questo vaiolo proveniente dalla Nigeria, quando un ufficiale della marina nigeriana è stato trovato affetto dal morbo contratto durante un addestramento presso il Ministero della difesa (MoD) in una base della Royal Navy in Cornovaglia. Il giornale l’Indipendent, a suo tempo, comunicò che i casi conclamati erano stati registrati in Nigeria, diagnosticati al Blackpool Victoria Hospital. Ulteriori informazioni le ha date la Royal Liverpool University Hospital dichiarando: «Stiamo trattando un paziente che è risultato positivo al virus» e con una ulteriore nota in cui specificano che i pazienti vengono curati nella sezione di malattie infettive e tropicali da personale altamente qualificato che ha esperienza nel trattamento di una varietà di malattie infettive. Sempre l’Unità Ospedaliera aggiunge: «È probabile che il vaiolo delle scimmie continui a circolare in Nigeria e potrebbe quindi interessare i viaggiatori che rientrano da tale parte del mondo. Tuttavia è molto raro vedere due casi in un periodo di tempo relativamente breve». Comunque tra le tante dichiarazioni indicano i sintomi individuabili in: febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi ingrossati, brividi e stanchezza. Si può anche sviluppare un’eruzione cutanea, che di solito inizia sul viso prima di diffondersi in altre parti del corpo. Alla fine forma una crosta che successivamente cade. Nella gara d’interessi “da carrozzoni” il Vaiolo solo ora si sta rivalutando nella competizione.

Caterina Laurita
Caterina Laurita
Articoli: 98