di asterisco
La fantasia più che iniziativa che contraddistingue gli enti preposti a incrementare il turismo non finisce mai di stupire, tanto per essere in linea con l’appellativo con cui veniva definito un personaggio illustre della terra lucana come l’imperatore Federico II.
In Basilicata è un fatto scontato che Matera rivesta il ruolo di capitale del turismo in regione, un territorio unico nel panorama non solo nazionale ma internazionale. Le bellezze dei Sassi, delle chiese rupestri e dell’intero Parco della Murgia non richiedono altro al visitatore se non di potersi muovere in tutta sicurezza. Abusare invece, senza ombra di dubbio, di strumenti digitali ammirevoli trovandosi in loco è a dir poco ridicolo!
Parliamo di una struttura realizzata nella città dei Sassi che consente la cosiddetta realtà immersiva, figlia degenere di quella aumentata, su cui si pontifica a dismisura in enti pubblici solo per giustificare un budget economico definito eufemisticamente come un incentivo al turismo. Forse per salvare la faccia, in merito ad una non sempre corrisposta realtà, che lo sprovveduto turista è poi costretto ad affrontare. Sembra quasi di essere spettatori del sovrumano, come se non bastasse il volo di un’aquila con una webcam per farci ammirare in poltrona le bellezze mozzafiato dei nostri parchi. È da sottolineare che la Basilicata pur essendo una delle più piccole regioni italiane, si distingue per un fottìo di parchi naturali e ci permette di saltare da una realtà aumentata, quali provetti nuotatori, a una realtà immersiva tra quattro pareti pur trovandosi in loco! Un qualcosa che solo nella nostra terra trova la sua, appunto, immanenza o trascendenza?