di Arturo Giglio
Il passo avanti compiuto dalla Regione Basilicata e in particolare dalla neo assessore all’Ambiente e Transizione energetica, Laura Mongiello, con l’ approvazione dell’elenco dei comuni beneficiari della concessione del contributo per la promozione e per la costituzione delle comunità energetiche rinnovabili (CER) accompagna l’incremento senza precedenti del 14% della capacità rinnovabile raggiunta durante il 2023. Lo sostiene in una nota il Gruppo Cestari che conferma l’obiettivo di realizzare 150 comunità energetiche in Basilicata e nel Sud d’Italia. La transizione energetica dal petrolio al fotovoltaico soprattutto in Val d’Agri – sottolinea la nota – avrà un esempio particolarmente significativo nella terra di estrazione degli idrocarburi da estendere in altre aree della regione e nelle altre regioni meridionali. il Gruppo Cestari con la jetionsolar (Shanghai-Cina) ha sottoscritto accordi per diversi progetti per la realizzazione di impianti fotovoltaici specie al Sud e in Basilicata. Le statistiche sulle energie rinnovabili 2024 pubblicate l’11 luglio dall’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA) mostrano che, nonostante le rinnovabili stiano diventando la fonte di energia in più rapida crescita, si rischia comunque di non raggiungere l’obiettivo di triplicarle secondo l’obiettivo prefisso. Per mantenere il passo, è necessario fin da subito aumentare la capacità delle fonti pulite con un tasso minimo del 16,4% annuo fino al 2030. L’energia rinnovabile sta superando sempre più i combustibili fossili, ma non è il momento di essere soddisfatti. Le rinnovabili devono crescere a una velocità e a una scala maggiori. Per raggiungere questo obiettivo a parere del Gruppo Cestari – con “base operativa” per la Basilicata e parte del Sud a Moliterno – è necessario aumentare la collaborazione tra governi regionali, amministrazioni comunali, settore privato, organizzazioni multilaterali e società civile. Le Regioni devono stabilire obiettivi specifici per le energie rinnovabili, valutare azioni come l’accelerazione delle procedure di autorizzazione e l’ampliamento delle connessioni alla rete, e attuare politiche intelligenti che spingano le industrie a intensificare gli sforzi e incentivino il settore privato a investire. Inoltre, questo momento offre un’opportunità significativa per inserire obiettivi nazionali forti nel campo dell’energia all’interno dei contributi determinati a livello nazionale per supportare l’obiettivo globale. Soprattutto, dobbiamo cambiare la narrativa che vede l’investimento climatico come un peso, trasformandolo in un’opportunità senza precedenti per uno sviluppo socioeconomico condiviso. Nel sottolineare che per la produzione di energia fotovoltaica nel 2023 la Basilicata è la prima regione per produzione pro-capite (937 Mw per ogni residente) e tra le regioni a maggiore incremento annuo di impianti (più 41,7%) e di potenza prodotta (più 23,6%) il Gruppo Cestari evidenzia che, come sottolinea il ministro Pichetto Fratin, finalmente il nostro Paese si dota di uno strumento programmatorio che traccia con grande pragmatismo la nostra strada energetica e climatica, superando approcci velleitari del passato. Una spinta decisa avverrà sulle rinnovabili, dove la potenza attesa da qui al 2030 è stata fissata in 131 gigawatt (il 126% in più rispetto al 2021), di cui la fetta principale sarà assicurata dal solare (79,2 GW) e dall’eolico, con un incremento di capacità di circa 74 GW sul 2021 (di cui circa +57 GW da fotovoltaico e circa +17 GW da eolico).