Amarcord: quando le strade di Gigi Riva e del Potenza si incrociarono

La notizia di ieri sera della morte di Gigi Riva ha sconvolto il mondo del calcio. Colpito da un malore causato da una sindrome coronarica acuta, e per questo ricoverato il 21 gennaio 2024 all’ospedale San Michele di Cagliari, le sue condizioni, inizialmente stabili, sono poi peggiorate fino al decesso, sopraggiunto per arresto cardiaco il giorno seguente, all’età di 79 anni. La camera ardente è stata allestita all’Unipol Domus, lo stadio di Cagliari, mentre i funerali saranno celebrati nella Basilica di Bonaria il 24 gennaio. Ex bandiera del Cagliari e della nazionale italiana, è considerato uno dei migliori calciatori italiani di tutti i tempi e uno dei più forti attaccanti della storia del calcio. Soprannominato “Rombo di Tuono” dal giornalista Gianni Brera per la notevole potenza del tiro e la prolificità sotto rete. Nato a Leggiuno in provincia di Varese il 7 novembre 1944, ha iniziato a giocare nelle fila del Legnano in serie C (23 presenze e 6 reti), per poi trasferirsi al Cagliari dove ha militato per tutta la carriera, dal 1963 al 1977 (315 presenze e 164 reti), diventando un’icona del club sardo. Nella stagione di serie A 1969-70 ha contribuito alla vittoria del primo e unico scudetto nella storia del Cagliari, diventando nell’occasione anche capocannoniere del torneo con 21 realizzazioni. Riva rimase legato alla compagine sarda anche dopo il ritiro, avvenuto nella stagione 1976-1977 a soli 32 anni a seguito di svariati infortuni, assumendo per breve tempo la carica di presidente nella stagione 1986-87 e, dal 2019 fino alla morte, ne ha ricoperto quella di presidente onorario. Con la nazionale italiana, di cui è ad oggi il miglior marcatore della storia, con 35 gol segnati in 42 presenze, si è laureato campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970. Dal 1990 al 2013 è stato inoltre team manager della Nazionale.

La carriera calcistica di Gigi Riva si è incrociata, tra le tante squadre affrontate, anche con la storia del Potenza e, precisamente, nel campionato di serie B 1963-1964. I lucani erano al debutto nella serie cadetta e ci sarebbero rimasti per ben cinque stagioni consecutive (dal 1963-1964 al 1967-1968); gli anni del “Potenza miracolo” che diede spettacolo negli stadi d’Italia da nord a sud sfiorando la promozione in serie A nella stagione 1964-1965.

Il 15 dicembre 1963, nel girone di andata del campionato di serie B, il Potenza si impose al “Viviani” 1-0 sulla capolista Cagliari di un giovanissimo Riva.

Il tabellino di POTENZA-CAGLIARI 1-0 (55’ Gareffa)

POTENZA: Masiero, Casati, Vaini, Dellagiovanna, Merkuza, De Grassi, Gareffa, Viacava, Bonacchi, Lodi, Rosito. All. Rubino.

CAGLIARI: Colombo, Martiradonna, Tiddia, Lorenzi, Spinosi, Mazzucchi, Ronconi, Greatti, Cappellaro, Rizzo, Riva. All. Rosati.

Arbitro: De Robbio di Torre Annunziata.

Note: rete di Gareffa (Pz) al 55’. Terreno di gioco molto fangoso, temperatura fredda con sporadici piovaschi. Spettatori: circa 6000. Angoli: 3-5.

Nella partita di ritorno disputata in Sardegna il 10 maggio 1964, invece, si imposero i cagliaritani per 1-0 grazie proprio alla rete di Riva “Rombo di tuono”.

Il tabellino di CAGLIARI-POTENZA 1-0 (81’ Riva)

CAGLIARI: Colombo, Martiradonna, Tiddia, Mazzucchi, Ronconi, Greatti, Cappellaro, Longo, Vescovi, Torriglia, Riva. All. Rosati.

POTENZA: Ducati, Spanò, Vaini, Dellagiovanna, Merkuza, De Grassi, Carrera, Viacava, Bonacchi, Lodi, Rosito. All. Rubino.

Arbitro: Bernardis di Trieste.

Al termine della stagione di serie B 1963-1964 il Cagliari di Riva arrivò secondo e venne promosso in serie A; il Potenza, al suo debutto nella serie cadetta, raggiunse un dignitosissimo nono posto.

Classifica finale della serie B 1963-1964: Varese 51, Cagliari 49, Foggia 46, Padova 45, Lecco 44, Verona 44, Brescia 40*, Napoli 39, Potenza 38, Catanzaro 37, Triestina 37, Palermo 35, Pro Patria 33, Venezia 33, Alessandria 32, Parma 32, Monza 32, Prato 31, Udinese 29, Cosenza 26. * 7 punti di penalizzazione.

Varese, Cagliari e Foggia sono promosse in serie A. Prato, Udinese e Cosenza sono retrocesse in serie C.

Nicola Cirigliano
Nicola Cirigliano
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