di Caterina Iannelli
Ai “genitori dei genitori” è stata dedicata una giornata mondiale: “La festa dei nonni”, il 2 ottobre di ogni anno. La parola nonni? È un termine derivante da un vecchio lessico latino e significa “Balio”. Ma il ruolo dei nonni è veramente quello di fare da “bàlia” ai nipoti? Certamente no! Essi, invece, ricoprono un ruolo prezioso nella crescita dei nipoti; l’importanza di questa figura è provata da tanti grandi e soprattutto piccoli interventi che nel quotidiano della famiglia sono determinanti.
Ad esempio sono importantissimi nell’aiutare i nipoti a fare i compiti, sono sempre pronti ad accompagnarli a scuola e per le varie attività che svolgono nel doposcuola.
I nonni sono quelli sempre pronti a comprendere e coprire qualche marachella o trasgressione che i nipotini compiono.
I nonni sono coloro i quali danno sicurezza, fiducia e massima protezione ai loro figli e ai figli dei loro figli.
Basti pensare che anche quando una famiglia si “disgrega” sono i nonni che provvedono al mantenimento dei nipoti, sia sotto l’aspetto pratico che quello affettivo.
Questi “pilastri della società” o forse è meglio dire delle “famiglie” e ancor più i “garanti degli affetti” sono persone uniche che per tutta la vita rappresenteranno un elemento essenziale del proprio intimo. Il loro ricordo, per i nipoti, sarà la base di tutti quei rapporti che vivranno nel corso della loro vita, anche quando essi stessi rivestiranno il ruolo di nonni.
Per i loro figli più passerà il tempo e più ricorderanno i nonni dei loro figli con quell’inconfondibile amore che sempre vivrà tra genitori e figli.
Tutto ciò ci fa capire l’importanza e il perché i nonni sono fonte di garanzia affettiva. Essi devono essere rispettati perché sono anche quella fonte esperienziale che solo gli anziani posseggono diventando, con l’aumentare degli anni, disinteressati dispensatori sociali di saggezza e di insegnamenti.
Per la festa dei Nonni credo di debba dire semplicemente “Viva i nonni”.