di Maurizio Blondet
Il regime sionista colpirebbe la repubblica islamica in caso di scontro tra questa e l’Azerbaijan. Le pedine della guerra totale di posizionano. Secondo il primo ministro israeliano Yair Lapid, la parte israeliana ha ricevuto dagli Stati Uniti il diritto alla completa libertà d’azione contro l’Iran. Si tratta infatti dell’annuncio di ostilità dirette contro l’Iran. Inoltre, il che è davvero notevole, Israele sarà quasi certamente pronto a iniziare le ostilità contro la Repubblica islamica se Teheran si mobiliterà contro l’Azerbaigian, che è uno dei pochi alleati di Israele, dal momento che il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche è già stato visto trasferire attrezzature militari verso il confine con l’Azerbaigian. È noto che Israele stava attivamente negoziando con gli Stati Uniti per ottenere appoggio in caso di scoppio delle ostilità contro l’Iran e, probabilmente, i corrispondenti negoziati per Israele si sono conclusi positivamente. Al momento, la situazione al confine tra Armenia, Azerbaigian e Iran rimane estremamente tesa: l’Azerbaigian, dopo una breve tregua, ha ripreso gli attacchi sul territorio armeno, mentre droni iraniani sono stati avvistati a 20 chilometri dal confine con l’Azerbaigian. Secondo il Ministero della Difesa della Repubblica di Armenia, la situazione al confine con l’Azerbaigian è estremamente grave. Подробнее на: https://avia-pro.net/news/izrail-anonsiroval-nanesenie-udarov-po-iranu
“L‘Iran continua ad ammassare truppe e mezzi al confine con Armenia e Azerbaigian, per garantire la propria sicurezza nazionale in caso di deterioramento del conflitto. Alquanto paradossale la logica della contrapposizione tra Armenia e Azerbaijan”.
Gli armeni, di religione cristiana, issano la bandiera dell’Iran (sciita).
Gli azeri, di religione sciita, sventolano le bandiere israeliane.
A tal proposito, di oggi il comunicato dei vertici del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche dell’Iran (IRGC) in riferimento agli ultimi fatti occorsi tra Armenia e Azerbaijan: “Qualsiasi guerra seria che possa avere luogo nel Caucaso è una guerra contro l’Iran. Siamo pronti”.
Su Telegram il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev scrive: “I nostri amici giurati – capi occidentali di vario calibro – devono finalmente capire una cosa semplice. (…) Se questi idioti continuano a pompare senza freni il regime di Kiev con i tipi di armi più pericolosi, prima o poi la campagna militare passerà a un altro livello. (…) Gli occidentali non potranno sedersi nelle loro case e appartamenti puliti, ridendo di come indeboliscono la Russia per procura. Tutto si accenderà intorno a loro. Bruceranno letteralmente la terra e si scioglierà il cemento… Otterremo anche molto. Del resto è scritto: “Per queste tre piaghe, per il fuoco, il fumo e lo zolfo che uscivano dalla loro bocca, una terza parte del popolo morì” (Apocalisse 9,18)”.