di asterisco
Nel prestigioso Gran Gala tenutosi a New York si sono avvicendati sul palco due personaggi, a dir poco all’apparenza, emuli mal riusciti uno di Ermete Trismegisto, affetto da intelligenza artificiale, l’altro alla Marinetti fautore della messa al bando della pastasciutta, con le loro prolusioni fatte passare per delle “lectio magistralis” all’insegna del “non capisco bene quel che sto dicendo”, e lo scontato battage mediatico conseguente!
Una strana empatia tra questi due, in un’estenuante e ipocrita ricerca di un profitto: economico finanziario l’uno, politico l’altro in una visione del mondo all’insegna di rispolverate tendenze futuriste che sembrano abbacinare molti da più parti, trascurando volutamente lo scacchiere internazionale sconvolto da vere e proprie carneficine di innocenti. Conflitti paradossali nel loro divenire, tra guerre super tecnologiche da una parte e smisurato impiego di mezzi anche non convenzionali, col contagocce dall’altro disquisendo in vario modo sulla loro gittata utile.
Si ritorna al mai sopito conflitto tra Occidente e Oriente, manovrato come al solito dai grossi poteri della finanza mondiale e che di certo non ha mai conosciuto frontiere di sorta, lasciando che i popoli si scannino a vicenda dietro pretese identitarie oggi definite sovraniste o peggio ancora patriottiche. Si tirano in ballo parole come Dio, patria e famiglia nella ricerca assurda di un’igiene del mondo che per sua stessa definizione è stata e sarà sempre la vera cancrèna della società umana!