Terre Aristeo: animazione socioculturale e formazione essenziali per il turismo di comunità

di Arturo Giglio

L’animazione socioculturale dei borghi-comunità turistiche e la formazione di tutte le figure professionali, a partire dall’animatore di comunità, sono essenziali per realizzare il modello di turismo di comunità. A sottolinearlo è Terre di Aristeo annunciando la realizzazione di percorsi formativi per animatori di comunità, a cominciare da 20 unità e il riconoscimento e l’autorizzazione (già richiesta) all’istituzione di un I.T.S. Aristeo – Istituto Tecnico Superiore per il Turismo di Comunità e per le Economie Locali. Per quanto riguarda gli ITS la Regione è per ora orientata in quattro comparti: efficienza energetica, automotive, agroalimentare, aerospazio. Riteniamo indispensabile – afferma l’ad Terre Aristeo Saverio Lamianda – che il progetto per la realizzazione di nuova ospitalità, sia adeguatamente sostenuto anche da un significativo ed innovativo progetto di “Animazione, Innovazione e Formazione” che, così come individuato e riconosciuto fra gli elementi strategici del Progetto è: “necessità presupposta, di sostegno e rafforzamento per il successo complessivo di tutto il progetto e per la crescita delle imprese e comunità territoriali”, intese come aree funzionali utili per assicurare un bacino idoneo alla economicità di gestione delle imprese proponenti. Il nostro progetto di animazione territoriale e formazione si rivolgerà e richiederà il coinvolgimento di tutte le componenti sociali, economiche e produttive esistenti sul territorio. Dal barista al parroco, dal vigile urbano all’Amministratore pubblico, dall’agricoltore all’imprenditore edile, dal disoccupato all’occupato, dal professionista all’associazione culturale, dalla parrocchia alle organizzazioni professionali, dallo studente all’insegnante, nella sostanza tutti i componenti la comunità saranno soggetti e destinatari dell’attività che individuiamo in sintesi come “Aristeo Smart Destination”. Si tratta di un Progetto Pilota che, sostenuto da un nuovo e diverso rapporto pubblico-privato, con gli Enti di Formazione partners e con le principali Università Italiane (Basilicata, Campania, Lazio) che si sono dichiarate disponibili, dovrà essere in grado di realizzare azioni utili alla rigenerazione del tessuto sociale, economico e produttivo dei nostri territori ripartendo dall’animazione sociale, partecipazione e formazione nei suoi differenti gradi e modelli di riferimento. La ricostruzione del tessuto sociale e le attività connesse – dice Lamiranda – dovranno consentire a tutti, ma ancora meglio e di più alle nuove generazioni, di potersi sentire effettivamente “cittadini del mondo” pur vivendo tutto o parte del loro tempo in Basilicata e, specificamente, nella dimensione funzionale della propria Comunità Turistica.
Quanto agli obiettivi dell’Animazione socio culturale sono riferiti alla costituzione e realizzazione delle Comunità Turistiche Integrate: Favorire la partecipazione delle persone nei Borghi e nei territori organizzati. Facilitare l’adesione ad obiettivi liberamente elaborati in accordo con le necessità, le aspirazioni e i problemi di ciascun Borgo o territorio. Vivere in relazione con altre persone, indipendentemente dalle credenze e dalle ideologie. Permettere a ciascuno di esprimere le proprie idee in maniera libera e spontanea. Facilitare a tutte le persone la parità di accesso alla cultura. Creare le condizioni adeguate perchè le persone siano capaci di lavorare con obiettivi comuni.
La rigenerazione dei territori e della realtà locali a cui aspira l’Animazione socioculturale delle Comunità rende le stesse protagonisti delle proprie vite e al tempo stesso permette di recuperare la loro specifica identità.

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