di asterisco
Sembra proprio di sì, e ne rafforzano il senso le sue stesse parole, quasi un erudito autocompiacimento: ”È certamente notevole ed immenso il repertorio dentro il quale, il talento di un Maestro si muove tra storia e modernismo rilevandone gli aspetti molteplici delle diverse società, i curiosi fatti della Storia, le vicende condominiali della piccola e media borghesia, i capricci della vanità e del lusso, il tutto all’insegna di quella nobile “animalità” che anima ed infervora gli uomini nelle azioni quotidiane della loro esistenza”.
Una mania olistica che non conosce limiti, il divenire dell’uomo strattonato tra Eros e Thanatos in un effluvio epistemologico su saperi che si barcamenano nel descrivere un qualcosa che oscilla tra l’apollineo ed il dionisiaco. Un’analisi psicoanalitica che tenta di spaziare dal mondo classico a quello contemporaneo senza alcuna capacità di sintesi. Un lavoro da amanuense, una stucchevole verbosità fatta di riferimenti ed interpretazioni di figure del tutto espunte dal loro contesto storico ed in particolare estetico, solo pseudoconcetti che oggi spopolano nella loro banalità assordante. In maniera paradossale e per nostra disgrazia ci sembra diano corpo al motto iniziale!