Se la protezione civile è un semplice algoritmo, c’è da ritenere che siamo messi proprio male. Ieri il famoso test IT-ALERT riguardava anche la nostra regione, molti cellulari non hanno ricevuto alcun messaggio in proposito, è inspiegabile che questo sia accaduto del resto anche nelle altre regioni nonostante il continuo bombardamento pubblicitario televisivo dal mese di maggio scorso.
Non si riesce a capire a quali cellulari il dipartimento della Protezione Civile si riferisca, o meglio di quali algoritmi i loro esperti informatici si siano avvalsi. Un numero di telefono cellulare fa parte di una estesa banca dati che memorizza anche il tipo, la marca e il modello del dispositivo, mentre al solerte cittadino si chiede, e come al solito in forma anonima, di compilare un questionario da inviare al sito www.it-alert.it per meglio testare il famoso IT.ALERT.
È evidente che nonostante siamo in democrazia, almeno nel nostro Paese, ci siano cittadini classificati tali in base al telefonino di cui dispongono, sia questo un cellulare o uno smartphone e che gli esperti informatici si divertano a giocare con gli algoritmi. In tutta sincerità crediamo che di una siffatta Protezione Civile non se ne veda la concreta efficacia già nella sola fase sperimentale figuriamoci in occasione di eventi eccezionali, dove è quasi una prassi che la mano destra non sappia cosa faccia la sinistra.
Se tutto questo non è una presa per il c… ci dicano in cosa consista l’evento miracoloso o salvifico cui raccomandarsi!