di asterisco
Da noi, oramai la politica sembra confondersi con l’arte della sopravvivenza fra disperati teatranti. Un ristretto manipolo di esagitati padani in difesa di non si sa bene quali confini, causa la loro innata ignoranza geografica, e la solidarietà a distanza di un immaginifico teorico del “mondo al contrario” che dialoga con un’ esaltata testa rapata senza i famosi “mustacchi arricciati” al timone veliero di una scialuppa vagante in un oceano rivoluzionario indefinibile!
Di fronte a uno scenario internazionale in piena crisi, con due insensati conflitti bellici che non vedono vie d’uscita, si perde tempo a discutere senza alcun nesso logico, toni verbosi ad effetto acustico assordante, ripetitivi e insensati, nella totale mancanza di una visione politica in prospettiva, solo flatulenze verbali e nient’altro.
Viene in mente la celebre battuta petroliniana, di come arringare il popolo prima con enfasi coinvolgente, poi col tacere dando spazio unicamente alla mimica gestuale!
L’onda mediatica dell’informazione gestita con gli ambigui e senza scrupoli strumenti digitali la fanno da padrone, con profitti stratosferici per pantagrueliche e orgiastiche abbuffate di pochi santoni dediti alla nuova terrificante “religio” di una nuova divinità che si chiama spudoratamente “Intelligenza artificiale” il cui fine programmato è annullare “la supremazia della coscienza individuale” cosi come “l’importanza sociale della libera discussione”, pericoli estremi che già secoli prima troviamo ben denunciati nel dialogo platonico dell’Apologia di Socrate.
Forse, ci vien da pensare, che non sia questa la lettura preferita, prima d’addormentarsi, di simili officianti seriali?