di asterisco
In una società dominata dal linguaggio visivo, immagini virali si susseguono dai contorni indefiniti tra il virtuale e il reale, poi vengono le parole, ripetitive e avulse dal significato proprio, quasi gestite dalla famosa “vanvera”. Un evento come le Olimpiadi 2024 non poteva sottrarsi a questo stato dell’arte dell’informazione non solo, ma inevitabilmente della politica nostrana. Lo sport diventa la cassa di risonanza di un fatto sociale, che viene affrontato in modo superficiale nascondendo tutto il macchinario economico finanziario che ne è alla base.
La scienza nel suo progredire mette a disposizione strumenti le cui potenzialità sono infinite e se ben inquadrate nel contesto sociale possono rivelarsi di fondamentale importanza per il nostro vivere quotidiano. Lo sport per definizione diventa la cartina di tornasole di questo stato di cose. Siamo un ammasso di cellule i cui meccanismi vitali sono regolati da complessi agglomerati che formano la carica ormonale e definiscono l’individuo in senso lato. Due individui perfettamente uguali non esistono in natura, da un punto di vista statistico possono presentare delle similarità, in teoria nell’attività sportiva la selezione è assicurata dalle differenze, è necessario che vengano rispettate delle norme che impediscano che tali diversità siano alterate ad hoc ferma restando la parità di genere.
A tale carica ormonale si affianca oggi in modo ridicolo quella politica, di ben altra natura, in virtù della quale importanti personalità vogliono politicizzare persino la Biologia e qui bisogna stare attenti a non cadere in teorie che possono portare a ben più paradossali conseguenze!
Non poteva mancare poi la compatta carica della Destra, alla stregua della famosa “cavalcata infernale” della cavalleria inglese. Fa sorridere quella nostrana che sembra partita “lancia in resta” e di sicuro, vien voglia di pensare, sotto l’effetto dirompente di un’anomala produzione di testosterone!