È sempre meglio un cane politico…che un politico cane!

di asterisco

Il rispetto per gli animali è fuori discussione, così come le leggi che tutelano gli animali domestici, nonostante siano state emanate nel nostro paese con un certo ritardo. Stare in compagnia di queste creature cui ci si affeziona in vario modo, osservarne i comportamenti può senza alcun dubbio aiutarci a vivere meglio.

Leggiamo con una certa meraviglia dell’iniziativa del parlamentare di Forza Italia, Michaela Biancofiore di far entrare in Senato “ cani e gatti, e altri animali da affezione come pappagalli, conigli nani e iguana” (sic), portando il suo cane Mino, un american bully, in sala stampa del Senato e sottolineando così la particolare attenzione che la maggioranza di centrodestra ha verso tali animali.

In tutto ciò, non ci sarebbe nulla di strano, poiché già nei tempi andati l’imperatore Caligola aveva fatto senatore il proprio cavallo. Nelle nostre aule parlamentari invece potrebbero accadere cose “extra vaganti”riguardo al comportamento di questi innocenti animali da compagnia, che dovendo assistere alle frequenti risse e ringhiosità non solo verbali ma soprattutto fisiche tra gli umanoidi che si son dati alla politica, subirebbero una mutazione ancestrale di ritorno verso una natura più selvaggia e istintiva, che li porterebbe a scrollarsi di dosso quella egoistica umanizzazione cui sono stati involontariamente soggiogati! E tornando animali tra gli umani forse sarebbero anche in grado di fare politica in maniera migliore!

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