Chiorazzo chiamato a resistere alle sirene del potere romano

“…con rispetto e venerazione mi rivolgo a voi in questo momento cruciale per… la nostra fede. È giunto il momento di essere virile, di mostrare una determinazione incrollabile nella difesa della verità… e nella lotta contro gli infedeli che minacciano la nostra comunità… Che la vostra voce si levi con autorità e chiarezza, denunciando l’eresia e la falsità ovunque si manifestino”. Così scrisse santa Caterina da Siena, compatrona d’Italia e d’Europa, in una lettera a papa Gregorio XI in un appello a mostrare fermezza. La stessa fermezza che oggi chiedono i sostenitori di Angelo Chiorazzo a non mostrare tentennamenti, a non lasciarsi tentare dal canto delle “sirene Pd e M5s” e di tenere la “barra a dritta”!

Il duo romano che detiene la maggioranza relativa tra le fila dell’opposizione nel Parlamento nazionale ha scelto come candidato del centrosinistra da opporre a Vito Bardi, sostenuto dal centrodestra, il presidente della Provincia di Matera, Marrese.

Nonostante la mobilitazione dei vertici lucani del “Partito Dimagrito” e del “Movimento dei Siluranti” il “diktat” romano non ammette nella maniera più assoluta contestazioni anche in caso di possibili dimissioni da parte di tutti i dirigenti, la decisione è inappellabile e non ammette il “dietro front”.

Se i vertici locali delle due formazioni politiche non sembrano avere scelta e sono costretti ad accettare a capo chino la decisione, chi ha fatto politica da sempre e oggi rappresenta lo “zoccolo duro” del pensiero democratico-popolare non ha alcuna intenzione di “mollare” e darla vinta ai due “segretari” nazionali mostrando “cuore e ardimento” per scalzare a tutti i costi Bardi e far governare la Basilicata da Angelo Chiorazzo. Tutti coloro che potremmo definire della “vecchia guardia” si stanno mobilitando e certamente il loro peso politico non è pari a una coppia di due in una partita a poker ma almeno a una scala reale. Una “discesa in campo” senza se e senza ma che sta coagulando il malcontento di amministratori ed elettori pronti a tutto pur di far valere le proprie ragioni e di non  sacrificare la Basilicata in nome di logiche spartitorie caratteristiche di un vecchio modo di fare politica che non vuole tenere in debito conto la volontà degli elettori.

Come candidato di Basilicata Casa Comune Angelo Chiorazzo è chiamato dai suoi sostenitori a mostrare un coraggio e una fermezza senza pari di fronte alle tentazioni che possono provenire da Schlein e Conte per sostenere Marrese e spingersi a rinunciare alla sua candidatura indipendente; a non cedere alle pressioni e a mantenere la sua posizione di candidato autonomo con dignità e determinazione. La candidatura di Chiorazzo rappresenterebbe, secondo i suoi simpatizzanti, la speranza di molti che desiderano un cambiamento e un’azione politica “trasparente e responsabile”.

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