Cestari: si rafforza la nostra strategia di cooperazione in Africa

di Arturo Giglio

Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), l’Africa sarà la seconda regione economica a più rapida crescita al mondo nel 2024, con una crescita prevista del 4%, seconda solo all’Asia. Alcune regioni africane sono attese a ottenere risultati migliori. Il governo tanzaniano prevede un significativo aumento delle Partnership Pubblico-Private , con un investimento stimato di 9 miliardi di dollari entro il 2025. Questa ambiziosa prospettiva deriva da una combinazione di progetti infrastrutturali promettenti e recenti riforme che hanno rafforzato la fiducia degli investitori. Programmi e progetti che il Ministro degli Esteri e della Cooperazione dell’Africa Orientale della Tanzania, January Makamba, ha discuso nell’incontro bilaterale con la Camera ItalAfrica e in particolare il presidente ing. Alfredo Carmine Cestari in occasione della recente Conferenza Italia-Africa. “Ad una settimana dal nostro incontro alla Camera dei Deputati dedicato al Piano Mattei e alle nostre proposte di investimenti Italiani in Africa nel settore Pubblico e Privato – commenta l’ing. Cestari – gli ultimi indicatori economici come i progetti che vengono dalla Tanzania rafforzano la strategia che abbiamo condiviso con esponenti di governo e diplomatici di Paesi dell’Africa centrale. In particolare condividiamo le priorità a cui sta lavorando la premier Giorgia Meloni che ambisce a trasformare l’Italia in un ponte strategico tra l’Africa e l’Europa, sfruttando la crescente domanda di energia del continente europeo e proponendo investimenti in Africa con l’obiettivo di contenere i flussi migratori. Meloni intende far diventare l’Italia una porta d’accesso energetica. L’attenzione sarà anche sulle materie prime. L’accesso a minerali strategici e critici dall’Africa, e la protezione delle relative catene di approvvigionamento, continuerà ad essere al centro dell’attenzione delle potenze straniere. L’Africa è ricca di minerali strategici, tra cui terre rare come litio, grafite, bauxite, manganese e cobalto, tutti essenziali per le moderne tecnologie. Sul fronte energetico – sottolinea Cestari – il petrolio del futuro sono i crediti di carbonio e il raggiungimento della riduzione di CO2 passa dal coinvolgimento dei Paesi in via di sviluppo che sono dei grandi contenitori per questi progetti. ItalAfrica – impegnata nel progetto “Sinergie per lo sviluppo” diretto al continente africano con il duplice obiettivo di fare fronte alla crisi migratoria e di offrire nuove opportunità di investimento alle imprese italiane ed europee ancora reduci dalla crisi con il supporto delle istituzioni comunitarie e nazionali – in proposito sta realizzando progetti e investimenti volti alla riduzione delle emissioni di CO2 in paesi come la Repubblica Democratica del Congo. Inoltre sarà seguito il progetto biocarburanti in Kenya”.

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