di Francesco Cupparo, già assessore regionale
Vorrei ricordare all’assessore Galella che, evidentemente, essendo arrivato da poco al Dipartimento Politiche Agricole e Forestali non ha avuto modo di ricostruire l’iter precedente di attuazione del Piano Regionale di Forestazione, in modo da sapere cosa realmente è stato fatto prima di lui. Intanto l’annuncio del pagamento del salario di ottobre (motivo principale dello sciopero annunciato dai sindacati) è sicuramente positivo anche se non chiude tutti i conti ancora sospesi con i lavoratori ed il Consorzio. Nella mia esperienza di assessore alle Politiche Agricole e Forestali, durata solo sei mesi, ho garantito il pagamento puntuale delle retribuzioni agli operai forestali, cosa mai avvenuta, ed inoltre, con la sottoscrizione del rinnovo del Contratto Integrativo Regionale (CIRL) è stato garantito l’aumento salariale del 2% fermo dal 15.4.2009 e non adeguato nemmeno con la stipula del successivo contratto del 2015, con l’allora Assessore Braia. Infine, a meno di un mese dal mio insediamento al Dipartimento, sono riuscito a realizzare l’apertura dei cantieri, per la prima volta, dal 20 aprile nei comuni del P.O. Val d’Agri e della fascia ionico-metapontina e costiera tirrenica (745 operari). A questi, l’11 maggio 2022 ha fatto seguito l’avvio del lavoro per tutti gli altri operai della platea per gli interventi di forestazione affidati al Consorzio di Bonifica della Basilicata.
Ciò è stato possibile attraverso il confronto serrato con il Consorzio, i sindaci e i sindacati di categoria per monitorare ogni tipo di problematica allo scopo di intervenire tempestivamente e riportando il cantiere forestale al centro della programmazione regionale con l’impiego del suo “braccio operativo”, il Consorzio di Bonifica, ed anche di quegli ottimi dipendenti regionali in forza allo stesso ente. È questo un nuovo metodo che ho attuato con risultati positivi unanimemente riconosciuti, primi fra tutti, dai sindacati di categoria, in grado di garantire la qualità degli interventi nei territori per rendere ancor più produttiva l’attività relativa alla salvaguardia del nostro significativo patrimonio forestale. Nessuno spirito di polemica ma – mi sia consentito – non si può disconoscere un impegno di lavoro di chi ha preceduto l’attuale assessore e che è diventato un punto di riferimento per l’attuazione del Piano regionale di forestazione per il quale ancora si riscontrano problematiche, purtroppo, tutt’altro che risolte. Non so cosa accadrà con la predisposizione del Piano del prossimo ventennio, che è stata affidata al CREA, ma credo sia utile tenere conto di questa ultima esperienza che penso sia stata per tanti versi positiva, per i territori interessati e per i lavoratori; questi ultimi, in particolar modo, hanno bisogno di certezza sia circa il lavoro da svolgere che, soprattutto, per quanto riguarda la corresponsione del salario mensile.
Non è concepibile che ogni anno i lavoratori debbano “sperare” di ricevere quanto spettante nei tempi giusti.
Non si può vivere di sola speranza, bensì nell’assoluta ed inconfutabile certezza dei diritti e dei doveri, come dovrebbe essere in una qualsiasi società che si definisce civile.