Absit iniuria verbo. Miracolo a Viggiano… i lucani pregano e sperano

A Viggiano, in provincia di Potenza, il capoluogo della Basilicata, la Madonna nera, la protettrice della regione, ha fatto il “miracolo”. A fianco dell’effige della Madonna disegnata da un’artista di/da strada è comparsa anche quella dell’amato (Sindaco, fratello del Presidente, pare senza rinnovato mandato, del consiglio regionale della Basilicata).

Qualcuno ha parlato di blasfemia, qualche altro invece ha parlato di riconoscenza per i miracoli che il Cicala ha compiuto, comunque, in occasione della festa della Madonna i fedeli viggianesi hanno incominciato a “parlare” anche di protettore e non solo di protettrice del popolo degli “arpisti e violinisti” lucani.

Il paese di Viggiano, tanto noto per le capacità artistico-musicali che ha esportato in tutto il mondo, oggi intende esportare le effigi del “santo politico”?

Certo la comparsa del Cicala sul “sacro dipinto” ci induce a pensare che il popolo viggianese, sacralizzando il (o i) Cicala (con i relativi amici e parenti), lo voglia trasferire, dopo le dovute feste votive, sul sacro monte nei pressi della chiesa che ospita la Madonna quando questa non è a Viggiano.

Pare che in paese questa sia la più diffusa e logica motivazione dato che lo sgradito odore del petrolio, che pervade tutta la zona, non ha effetti “stupefacenti” e né “allucinogeni”.

Noi non possiamo fare altro che prendere atto di certi strani miracoli che avvengono in Lucania, pregando la Madonna che il “sacro frinire” delle cicale diventi una piacevole musica estiva e non sgradita musica politica per Viggiano e la Basilicata.

Rude Clava
Rude Clava
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