In una società dominata dai media a più non posso, nella quale l’unità di misura a cui si fa ricorso è un continuo e martellante uso dei bit, assistiamo ad una sovrapposizione, non si sa bene se casuale o voluta, d’informazioni soggette ad infettarsi in maniera logicamente virale e conseguente limitazione delle nostre masse neuronali.
L’unico antidoto efficace sembra la lettura di un buon libro di fronte a tutto ciò che succede in particolare nell’odierna società italiana, non trascurando affatto i riferimenti a quella globale: crisi politica o di sistema?
La crisi politica in Italia negli ultimi decenni è un fatto endemico, manca la materia grigia, e male hanno fatto gli italiani a non rendersene conto in tempo, siamo si dice una democrazia giovane, ma una classe politica seria non si crea dal nulla dopo aver dissipato un patrimonio storico di lotte e idee per un mondo migliore mettendo all’angolo il ricordo di quanti hanno sacrificato la propria vita per difendere tali ideali, ed essersi affidati ad altrettanti burattini parolai della stessa risma di quelli che ammaliavano le folle oceaniche di buona memoria o faccendieri che ci ammorbano con le loro presenze mediatiche o addirittura cabarettistiche di questi tempi che gli stessi italiani hanno sancito e per assurdo anche con strumenti che spudoratamente sono definiti democratici. Dov’è finita l’eredità ideale dei Matteotti, Gramsci, Gobetti, Salvemini o più recente di Aldo Moro?
Nella confusa e ambigua situazione internazionale ed europea in particolare i nostri politici, che non sono stati in grado di eleggere un presidente della repubblica, sono riusciti tutti indistintamente a mettere in atto una crisi di governo atipica ed altrettanto pericolosa che serve solo a mascherare la loro irresponsabilità. Non c’è da meravigliarsi dello spettacolo deprimente di cui, nella voluta campagna elettorale, siamo costretti a essere spettatori quotidianamente e allo stucchevole rinfacciarsi di responsabilità! Dove sono finiti i cosiddetti cavalli di razza di un tempo non molto lontano, senza offendere di rimando gli asini?
Consiglierei pertanto a un lettore desideroso di acquisire utili anticorpi tre libri particolari, vista la situazione attuale, che a mio modesto avviso paiono utili alla bisogna.
Per ciò che riguarda l’aspetto più scientifico della società futura nei suoi rapporti con gli strumenti sia materiali che concettuali di cui non potrà farne a meno, ottima lettura è il libro di un chimico quasi centenario, James Lovelock che ha coniato, mutuandolo dalla mitologia greca, l’ipotesi Gaia, per indicare il nostro pianeta, dal titolo Novacene. L’età dell’iperintelligenza edito di recente da Bollati Boringhieri. E’ importante sostiene l’autore che «…parte integrante del concetto stesso di vita è la conoscenza , la possibile esistenza di esseri capaci di osservare e riflettere sulla natura del cosmo (termine che a ragione preferisce invece di universo).Non importa se continueremo a vivere insieme alla nostra progenie elettronica o se verremo da questa superati, avremo comunque svolto una parte fondamentale e necessaria nel processo di autocoscienza del cosmo”.
Il secondo libro invece sempre edito da Bollati Boringhieri, pubblicato negli anni passati ed ora ristampato dal titolo: La matematica della democrazia. Voti, seggi e parlamenti da Platone ai giorni nostri, ben si adatta a comprendere la situazione politica italiana attuale o quanto meno può aiutare a non subire i nefasti risultati che l’informazione ammantata di riferimenti pseudoscientifici è in grado di produrre.
L’ultimo libro è il classico trattatello del 1549 di Étienne de la Boétie Sulla servitù volontaria, di cui si trovano varie edizioni e traduzioni che offre validi spunti sulla situazione attuale della politica e dell’elettore italiano.
Non resta che augurare, a chi vuole, una buona lettura!
Come al solito, sei stato chiaro e profondo: non mi resta che sottoscrivere ciò che hai detto, anche se non ti posso promettere che leggerò i libri che hai raccomandato che, essendo di argomento scientifico, vanno oltre le mie conoscenze.
Alfonso