Quando hai la “Basentana” non apprezzi più le autostrade

Quando un governo, per esempio regionale, fa acqua da tutte le parti e non si mette d’accordo neanche sulla fornitura istituzionale di carta igienica, si fa per dire, per l’opposizione, in genere, si apre un’autostrada tipo quelle che ci sono in Germania, con asfalto liscio, sensazione di solidità e, giuro, neanche un cantiere. Percorrere quell’autostrada è un piacere inaudito, per chi mastica di politica, perché non esistono limiti di velocità, l’auto è potente e il vento si sfiora il volto rendendoti speciale. Cioè, con una maggioranza sì bislacca, indecisa e litigiosa, anche l’opposizione più becera fa un figurone.

In genere.

In Basilicata, no. Da noi l’opposizione assume l’aspetto di un passerotto che si posa sul davanzale del balcone per elemosinare qualche mollica. E non è un fatto episodico, diciamo che è un difetto strutturale.

Ieri il centro destra, oggi il centro sinistra.

Ma, nonevèro, intercalerebbe un vecchio professore di storia e filosofia, di questi tempi il centro sinistra ha superato ogni aspettativa. Invero anche il centro destra nel governare, ma il centro sinistra neanche grato dell’autostrada offerta la sta percorrendo col monopattino acquistato col contributo covid, peraltro appesantita dal casco, da uno zaino pieno di vecchi slogan, da portare dietro ma neanche da usare (da noi non usano talk show locali), una bottiglia di acqua che usa molto portarsi dietro da quando si è capito che bere acqua non ingrassa, l’ultimo libro di Recalcati, una copia di Repubblica, e una cambiata chè non si sa mai.

Tanta grazia e non approfittarne, in effetti, non è di classe. Meglio vegetare con spirito di solidarietà, aspettando tempi migliori per tutti, quando, cioè, il pensiero tornerà ad albeggiare facendo rintanare gli avventurieri nel posto a loro più congeniale, che, inesorabilmente, è diverso da quelli delle istituzioni, sebbene queste ultime oggi non sembrino più tali.

Peraltro, considerato che i comunicati del presidente sono scritti da Napoli, che l’attività consiliare è ridotta a comparsata o a litigata, che quella legislativa è dilettantistica, tanto varrebbe dismettere quei milioni di metri quadri di sede regionale e destinarli a chi potrebbe averne bisogno. Sarebbe un gesto opportuno se non doveroso.

Invece preferiscono adibire i regali corridoi a campi di curling e le stanze a icone del vuoto cosmico.

Si scherza, ovviamente. Non prendetemi sul serio. Oppure sì, dai, tanto è San Gerardo.

-E che c’entra?

-Non lo so, ma i fatti mi cosano.

-Ah, va bene.

Luciano Petrullo
Luciano Petrullo
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Un commento

  1. Questi eroi delle avventure italiane, ho il sospetto che prima di rintanarsi nei luoghi a loro piu consoni abbiano l’ abilità di svuotare il contenuto e vendere la scatola vuota cosicché, leggera, possa addirittura volare.

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