di Pompea Ferrari
Il direttore di Radionoff-Rivista, dott. Luigi Pistone, mi ha incaricata di scrivere un “pezzo” sulla presentazione di un libro di poesie pubblicato da Edizioni Laurita che cura anche l’edizione di Radionoff-Rivista. Il libro, dal titolo “L’apparenza non è essenza”, scritto dalla poetessa/scrittrice Alice Silvia Morelli è stato presentato in un noto caffè letterario di Bologna.
Ha trovato una nutrito numero di amici della Morelli che ha accolto la loro beniamina più con baci che applausi. Tutti erano in attesa della nuova fatica letteraria che si è rivelata al di sopra di ogni aspettativa.
La presentatrice dell’importante evento, Elisa Villano, già autrice della nota introduttiva del libro, ha magistralmente introdotto gli astanti in tutte le tematiche toccate dalla Morelli. La Villani ha evidenziato come Alice, attraverso le sue poesie sia riuscita a dare voce a tutte quelle donne che hanno perso fiducia nel prossimo e soprattutto in se stesse.
Alice dona voce a tutte quelle donne che dopo aver subito violenze si sentono annullate, cadendo in un disagio raramente recuperabile se non attraverso l’esercizio del perdono.
Sempre la Villani, nel suo intervento, ha sottolineato come le parole, ora in prosa e ora in versi scritte dall’autrice, nel libro si mutano come in ali di farfalle che volano al di sopra di ogni male, riassumendo il ruolo di libertà, di bellezza e di autenticità.
Durante la presentazione la poetessa/scrittrice Morelli è stata invitata a leggere alcune poesie che ha magistralmente interpretato offrendo a chi l’ascoltava forti emozioni che in più di qualcuno si è tramutato anche in commozione.
Sempre la Morelli, in un suo intervento, cita Platone per ribadire, ancora una volta, come sia forte nell’uomo il desiderio di stare unito con la sua metà, trasformando questo desiderio in amore.
Una delle più belle frasi del libro è diventata la chiave di volta del libro stesso in cui lei dice che è felice solo colui che sa amare e l’amore è il perno della vita. All’uscita del caffè letterario si notavano facce serene, gioiose e solidali.